Diversi pazienti mi hanno detto che a tratti non sembro una Dietista. Le prime volte lì per lì mi sentivo colpita nell'orgoglio della professione, quasi screditata. Poi mi spiegavano che hanno questa sensazione per come riesco a comprenderli, a sostenerli nei momenti di debolezza, ad aiutarli a superare l'ambivalenza insita in ogni cambiamento, a maggior ragione in quello delle abitudini alimentari. Proprio perché conosco queste difficoltà "di motivazione", ti do tre consigli per stimolare la motivazione alla dieta.
Stimola la motivazione attraverso gli obiettivi:
quando parti per una vacanza devi avere un'idea più o meno chiara della direzione e della strada da fare. Allo stesso modo nell'iniziare un percorso nutrizionale è opportuno che pianifichi il da farsi, che stabilisci gli obiettivi. L'obiettivo è vincente se è specifico, misurabile, accessibile, realistico, tempificato. Più nello specifico, per formulare obiettivi vincenti, devi ragionare in positivo, essere realistico, condividere gli obiettivi con persone che ti incoraggiano, misurare i traguardi e darti un tempo.
Detta così sembra difficile ma puoi mettere in pratica quanto sostengo pensando a quello che desideri raggiungere e rispondendo a queste domande, magari per iscritto:
formula il tuo obiettivo in modo specifico per una determinata azione. Esprimi il tuo obiettivo in positivo.
Fa' in modo che il tuo obiettivo sia realistico, non utopico.
Condividi il tuo obiettivo con persone che ti sostengono.
Stabilisci come capirai di aver raggiunto i traguardi intermedi e la meta finale.
Determina in quanto tempo credi di giungere all’obiettivo.
"Dato che non ci riesco mi lascio andare". Di fronte alla difficoltà di seguire il programma, alcuni sono sopraffatti dalla frustrazione, finiscono per rassegnarsi e riprendono le insane abitudini di prima.
In realtà in questo caso l'errore è il "o tutto o nulla". Ovviamente tentare di lenire il fallimento con un ritorno al comportamento alimentare problematico non porta nulla di buono. La ribellione peggiora la situazione. Dovresti invece trovare una via di mezzo: anziché abbandonare tutto, continua in modo più elastico, secondo le tue possibilità, facendo quello che ti senti di poter fare.
i buoni risultati sono senz'altro quanto di più motivante tu possa regalare a te stesso. Di fronte ai buoni risultati si innesca un circolo vizioso per cui sei gratificato, alimenti le tue aspettative positive, continui ad alimentarti bene e hai ulteriori buoni risultati. Questo accresce la tua autoefficacia e l'autostima.
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