A casa mia, fino a qualche anno fa, non era nostra abitudine mangiare pesto. Ho scoperto i pesti durante gli anni dell'Università da fuori sede: tornavo a casa affamata e con poco tempo da dedicare alla cucina ed era molto pratico e veloce per me aprire un vasetto di pesto per condire la pasta. Quell'abitudine l'ho mantenuta anche dopo... Ho proposto il pesto anche a casa e adesso mia mamma ed io lo facciamo addirittura insieme quando vogliamo condividere un po' di tempo.
Vi propongo una selezione dei miei tre pesti preferiti: il pesto al basilico, il pesto al prezzemolo e il pesto alla rucola. Gli ingredienti sono semplici e a basso costo e la preparazione è facile e veloce.
In vacanza ho assaggiato il pesto di rucola, buono e semplice, e ho pensato di rifarlo con mia mamma. Un consiglio: evitate la rucola di quarta gamma, quella che trovate già pronta nel banco frigo del supermercato, in quanto meno aromatica. Rivolgetevi al fruttivendolo di fiducia e chiedete una rucola fresca a foglie piccole, più tenera e meno amara di quella a foglie grandi.
Abbiamo utilizzato: 250 g di rucola, 150 ml di olio extravergine d'oliva, 80 g di pinoli, 50 g di parmigiano grattugiato, mezzo spicchio d'aglio. Non abbiamo messo sale, in modo da sfruttare la sapidità del parmigiano. Giro con il mixer e via nei vasetti. Poi ho preparato quello più tradizionale, il pesto al basilico, o pesto Genovese.
Il mio ragazzo ed io abbiamo messo: 50 ml di olio extravergine d'oliva, 50 g di parmigiano grattugiato, 25 g di basilico, 8 g di pinoli, mezzo spicchio d'aglio. Anche in questo caso non abbiamo aggiunto sale.
La ricetta del vero pesto Genovese vuole che tutti gli ingredienti vengano pestati con pestello e mortaio. Noi per praticità abbiamo utilizzato il mixer frullando il tutto nel più breve tempo possibile, in modo che il basilico non si scurisse con il calore. Dopo abbiamo porzionato il composto nei vasetti, come vedete in foto. Possiamo conservare il pesto in frigorifero per due giorni, se pensiamo di consumarlo a breve termine, oppure in freezer per mangiarlo nei sei mesi successivi. Se vi posso consigliare, utilizzate dei recipienti di vetro, soprattutto se pensate di conservare il pesto per lunghi periodi. I vasetti di plastica, infatti, rilascerebbero nel cibo ftalati, sostanze che interferiscono con il sistema endocrino.
Il terzo, di cui vi ho parlato già altre volte, è il pesto al prezzemolo. E' il mio preferito perché è buonissimo, originale e versatile. Trovate la ricetta del pesto al prezzemolo nel mio Ricettario della Dietista.
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