Oggi torniamo sull'argomento della fame emotiva che è una delle principali cause di fallimento di una dieta e di abbandono del percorso di cambiamento. Visto che il problema della fame emotiva è molto frequente e che spesso i pazienti non sanno come gestirla, approfondiamo il tema per cercare le soluzioni.
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Vi propongo l'estratto di un colloquio motivazionale di una paziente, in modo che possiate immedesimarvi, mettere a fuoco il problema ed esplorare le vostre personali soluzioni.
"Devo spizzicare di continuo. Mi attacco al cibo. Succede tutti i giorni da dopo Pasqua, quando torno a casa, verso le 5, 5 e mezza. Mangio le schifezze. Inizio a spizzicare merendine, crostate, brioches, cose dolci insomma.
Nel momento in cui afferro la merendina, non riesco più a controllarmi. Quello che mi fa rabbia è che cedo continuamente e alla fine mangio sempre 'na merendina. Sono arrabbiata con me stessa.
Non c'è una volta che non la mangio. Forse sono proprio debole sotto questo aspetto. Non so come fare a tornare sulla retta via. Devo cacciare via quella parte che mi tenta. Devo riconvincermi a seguire la dieta.
Come fare a ritornare sulla retta via? Quando sto serena, non mi attacco al cibo. Come fare a tornare serena? Non ce la faccio in questo periodo.
Ma intanto ai controlli vengo. Mi chiedo che ci vengo a fare, una parte di me se lo chiede. L'altra parte gli risponde: "Vai perché se non ci vai diventi un macello."
Sono in lotta continua con me stessa, l'angelo e il diavolo."
Come evitare che un problema di umore diventi un problema di cibo? Come evitare di mangiare quando siamo particolarmente nervosi o inquieti? Una prima soluzione è distrarci dal pensiero del cibo impegnandoci in un'attività alternativa che sia per noi ugualmente gratificante.
Nel video Come vincere la fame emotiva (I parte), ho esposto una lista di attività che molti pazienti hanno trovato utili per sconfiggere la fame emotiva. Chiacchierare con un'amica, ricamare, portare il cane a fare una passeggiata, uscire a fare una commissione, sono esempi di attività alternative al mangiare che possono appagarci e farci superare il momento di emotività negativa.
Ci avete già provato ed è andata male? Una seconda soluzione è stabilire una quantità di cibo-limite da mangiare quando non riuscite a gestire il nervoso diversamente. Che so, due fette di pane e Nutella o due merendine.
Allora mi direte: "Mangiando avrò rovinato la dieta!". Forse è proprio questo che avete sbagliato nelle diete precedenti. La dieta non è un fenomeno tutto-o-nulla, o mangio o non mangio. Possiamo cercare dei compromessi. In realtà, si tratta di un piccolo sgarro che ci avrà permesso di superare il momento evitando di fare un'abbuffata vera e propria.
Un comportamento alimentare corretto è frutto di una gestione funzionale delle emozioni. Come dico sempre, la fame emotiva non si supera dall'oggi al domani. E' necessario che ci alleniamo per fare in modo di mangiare in preda alle emozioni con sempre minore frequenza. Fino a che potremo dire, finalmente, di averla sconfitta.
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