Nutriti bene, vivi meglio

Aumenta la motivazione alla dieta con la rubrica del lunedì "motivAzione". Se ti nutri bene, guadagni salute.


motivAzione | Quando al paziente dico NO

Dietista Vanessa Marrone 09/02/2015 0

Cerco di accondiscendere il più possibile ai vostri desideri in modo da aumentare le possibilità di successo ma ci sono richieste alle quali proprio non cedo
Se mi porrete una di queste domande, certamente non andrò in escandescenza. Dovete solo sapere che la risposta sarà negativa. Non è un no immotivato, ci tengo a spiegarvi compiutamente il perché.

1. "Vorrei una diete drastica, tipo 7 chili in 7 giorni"
I programmi nutrizionali dimagranti che elaboro, non apportano mai meno calorie del metabolismo basale. Mi spiego meglio. Per svolgere le funzioni vitali, il nostro corpo ha bisogno di una certa quantità di energia. La quantità di energia che ci servirebbe se stessimo tutto il giorno in condizioni di riposo muscolare, a digiuno, con frequenza cardiaca normale, è detta metabolismo basale. Lo potremmo definire come il livello di energia minimo che ci serve per vivere

Molti di voi ambiscono a perdere il peso nel minor tempo possibile, richiesta legittima. Ma se mangiassimo meno di quanto il nostro corpo richiederebbe, la massa magra diminuirebbe e il metabolismo rallenterebbe. E' come se guidassimo un'auto in riserva: rallentiamo la velocità per risparmiare carburante. Con una dieta "7 chili in 7 giorni" il risultato sarebbe veloce all'inizio del percorso ma, in virtù del risparmio energetico, il metabolismo diminuirebbe pian piano rendendoci sempre più difficile dimagrire. Con un apporto energetico uguale o superiore al metabolismo basale, invece, il dimagrimento sarebbe costante.

2. "Voglio dimagrire senza cambiare abitudini"
Il cambiamento delle abitudini alimentari prevede una revisione quanti e qualitativa dei nutrienti introdotti. Conserveremo le abitudini corrette, cambieremo quelle sbagliate. La disponibilità a rivedere e correggere le abitudini scorrette per raggiungere un obiettivo è l'unica strategia valida per giungere al traguardo. 
Volete dimagrire? Se sì, siete disposti a cambiare qualcosa del vostro stile di vita? Valutate la vostra disponibilità. Quando sarete disponibili, sarà giunto veramente il momento di provarci.

3. Diete di eliminazione per presunte intolleranze alimentari

Le ipersensibilità agli alimenti riconosciute dalla comunità scientifica sono l'intolleranza al lattosio (diagnosticata non con prelievo di sangue ma con il breath test al lattosio), l'allergia al nichel, la celiachia e le allergie alimentari. Perciò non accolgo richieste di diete di esclusione non giustificate da diagnosi medica di ipersensibilità e diagnosticate sulla base di test approssimativi, fantasiosi e non validati. Per saperne di più, intolleranze alimentari, bufala o verità? Alcuni disturbi rispondono bene con diete particolari: è per esempio il caso della dieta low FODMAPs per la Sindrome dell'Intestino Irritabile, della dieta priva di glutine in caso di sospetta sensibilità al glutine non celiaca, della dieta priva di istamina e di alimenti istamino-liberatori nella dermatite allergica. Sono eccezioni che valuto caso per caso.


4. Informazioni su altri pazienti

Qualche curioso cerca di carpirmi informazioni sui dati sensibili o sui risultati di pazienti che essi stessi conoscono. Dovete sapere che sono una tomba. Primo perché sono vincolata al segreto professionale; secondo perché già per natura non faccio pettegolezzi, sono una persona discreta e riservata e ho l'attitudine a custodire le confessioni altrui. Perciò ogni richiesta di questo genere è destinata a cadere nel vuoto. 

Quello che invece posso raccontare sono le soluzioni adottate da altri per aiutarvi a risolvere le vostre difficoltà. Se per esempio avete il problema della fame nervosa e non sapete come uscirne, potrei spiegarvi in che modo lo combattono altri (senza comunque farne il nome). Se avete questo problema, potete leggere come G. sta combattendo con successo la fame nervosa.

5. "Nel corso del mantenimento posso ricominciare a mangiare come prima?"
Una volta corrette e consolidate le nuove abitudini alimentari, è preferibile mantenerle sia per la linea sia per la salute. Nulla toglie che possiate, una volta in mantenimento, ricominciare a mangiare come prima. Ne siete liberi. Ma a quale prezzo per la linea e per la salute? Scegliete cosa ritenete meglio per voi, a vostro rischio e pericolo... 

L'argomento è complesso e necessita di una trattazione più ampia; parlerò più diffusamente del mantenimento in uno dei prossimi articoli :-) . Intanto rileggete Come mantenere il peso perso.


Io non sono a dieta. E' solo che mangio a seconda dei miei obiettivi :-) 

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