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Cioccolato, guida all'acquisto e alla degustazione consapevole

Dietista Vanessa Marrone 12/02/2015 0


San Valentino si avvicina e in molti lo festeggeranno mangiando cioccolato. Un cioccolato, però, non vale l'altro! Per scegliere un cioccolato di qualità, seguite questi 7 consigli.

Per capirne le differenze nella composizione, definiamo i principali tipi di cioccolato:
CIOCCOLATO FONDENTE: deve contenere almeno il 35% di sostanza secca totale di cacao, almeno il 18% di burro di cacao e non meno del 14% di cacao secco sgrassato. 
CIOCCOLATO AL LATTE: è il prodotto ottenuto da prodotti di cacao, zuccheri e latte o prodotti derivati dal latte. Deve contenere almeno il 25% di sostanza secca totale di cacao, il 14% di sostanza secca totale di origine lattica e il 25% di materie grasse totali.
CIOCCOLATO BIANCO: è ottenuto da burro di cacao, latte o prodotti derivati del latte e zuccheri. Deve contenere non meno del 20% di burro di cacao e non meno del 14% di sostanza secca totale di origine lattica.

I prodotti più pregiati sono il cioccolato fondente e il cioccolato al latte per l'elevata presenza di cacao. Quello meno pregiato è il cioccolato bianco, sebbene in molti ne andiate pazzi! I 7 consigli seguenti per acquistare e degustare il cioccolato sono validi per tutti i tipi di cioccolato.

1. Il vero cioccolato è quello in stecca: diffidate dai cioccolatini venduti sfusi (che possono essere in scadenza o addirittura scaduti) e comprate solo prodotti di cui potete leggere l’etichetta.

2. Le categorie più pregiate sono l'extra e il finissimo. Per esempio il cioccolato fondente extra ha un contenuto di cacao uguale o superiore al 45 %, mentre il cioccolato fondente finissimo contiene il 43-44 % di cacao.

3. Evitate i prodotti con più del 50 % di zucchero: se lo zucchero è metà o più del peso totale del prodotto finito, la presenza delle materie prime pregiate (cacao e burro di cacao) è bassa. E' probabile che in etichetta la percentuale di zucchero non sia indicata ma è sufficiente fare caso all'ordine degli ingredienti. Se lo zucchero compare come primo ingrediente, non comprate quel cioccolato! Dato che la quantità degli ingredienti è riportata in etichetta in ordine decrescente, se lo zucchero è al primo posto sarà di certo presente in quantità maggiore rispetto al cacao e al burro di cacao. Per lo stesso motivo è sconsigliato acquistare cioccolato con farina o fecola che vengono impiegati come addensanti. 

4. Evitate il cioccolato con olio di palma tra gli ingredienti
Come si legge nella guida all'etichetta del cacao e del cioccolato del Ministero dello Sviluppo Economico, per preparare il cioccolato "I grassi vegetali sono tassativamente quelli indicati dalla direttiva comunitaria: il burro di illipé, l’olio di palma, il grasso e la stearina di shorea robusta, il burro di karité, il burro di cocum, il nocciolo di mango e l’olio di cocco (quest’ultimo solo per la copertura di gelati e di prodotti simili)." Sebbene la normativa europea disgraziatamente consenta l’utilizzo di vari oli vegetali nella preparazione del cioccolato, sappiate che il cioccolato più valido dal punto di vista organolettico ha come unico grasso il burro di cacao. Il cioccolato che contiene solo burro di cacao come grasso viene chiamato puro.

5. Se siete indecisi tra due prodotti, preferite il cioccolato con il minor numero di ingredienti in etichetta. Un'etichetta breve è sinonimo di alta qualità.

6. Valutate l’indicazione della provenienza
Probabilmente non ce ne siamo mai accorti: il cioccolato non è tutto uguale ma cambia a seconda del Paese dove sono state raccolte le fave di cacao. Scegliere il cioccolato in base alla provenienza geografica delle fave di cacao è roba da gourmet. Con pochi semplici consigli, però, tutti noi possiamo gustare tipi di cioccolato diversi e sperimentare abbinamenti inconsueti. 
Faccio qualche esempio aiutandomi con la guida al cioccolato del Gambero Rosso. Il cacao del Madagascar, quello del Congo e quello di Santo Domingo si abbinano bene con la frutta e magari - in occasione del San Valentino si può fare - con un liquore alla liquirizia. Il cacao del Venezuela sta bene con le creme e con l'aroma di nocciola; perché non provare il fondente extra del Venezuela con le nocciole? Il cioccolato del Ghana ha invece un gusto più deciso, ideale per chi preferisce un sapore tendente all'amaro. A me piace il cioccolato amaro abbinato al caffè amaro, perciò preferisco il cioccolato del Ghana.

7. Se una volta aperto, sulla superficie del cioccolato c’è una patina bianca o cristalli di zucchero, significa che o ci sono stati errori nelle fasi di preparazione o il prodotto potrebbe essere stato mal conservato. Nel dubbio non ricompratelo.


E per finire qual è la quantità consigliata di cioccolato da assumere? Io consiglio una porzione media di 30 grammi in una dieta di mantenimento oppure dopo aver fatto attività fisica oppure 20 grammi in una dieta dimagrante. La razione può variare in base ai fabbisogni individuali.

Per approfondire, leggete questa guida alla lettura dell'etichetta alimentare

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